domenica 24 agosto 2008

Prefazione del libro "the Transition Handbook"

PREFAZIONE
Di Richard Heinberg
Autore di "La festa è finita" "Rallentare" "Tutto arriva ad un picco"e "Protocollo sull'esaurimento del petrolio" "The Party's over" "Powerdown" "Peak's Everything" "The Oil depletion protocoll"
Ho incontrato per la prima volta il fenomeno della Transizione nel Novembre del 2006, quando Rob Hopkins mi invitò a tenere una conferenza serale a Totnes, nel Devon.Sapendo che questa era una città piuttosto piccola, speravo che almeno 50 persone si sarebbero presentate. Invece oltre 400 si affollarono nel salone più grande disponibile. La stessa cosa successe qualche giorno dopo a Penzance , in Cornovaglia, quando Jennifer Gray mi invitò a dare l'avvio della Transizione di Penwith; ed ancora qualche mese dopo la stessa cosa avvenne a Stroud.Chiaramente si stava sviluppando un modello. La persone presenti a questi eventi non erano semplici curiosi; stavano mordendo il freno dalla voglia di fare qualcosa di costruttivo nelle loro comunità a proposito del Picco di estrazione del Petrolio e del Cambiamento Climatico. Rapidamente capii che il virus della Transizione era la cosa più eccitante che stesse avvenendo in Gran Bretagna.Il 5 Agosto 2007 la BBC Radio Scozzese mandava in onda un servizio intitolato "Città si preparano per il raggiungimento del Picco del Petrolio" che iniziava con Rob che definiva l'impegno della Transizione come " uno dei più dinamici ed importanti movimenti sociali del 21esimo secolo". Il resto del radio programma forniva abbondanti particolari a supporto di questo giudizio.Molto del "rumore" attorno alla Transizione può essere riportato direttamente a Rob Hopkins stesso. Un insegnante di Permacultura specializzato nella progettazione di principi ecologici, è per natura un uomo di buon temperamento ,pratico ed intelligente, un padre di famiglia con nessun apparente impegno altro che la sopravvivenza dell'ecosistema ( gli piacerebbe che i suoi figli avessero un pianeta decente in cui vivere ).Nel 2003 Rob insegnava a Kinsale, in Irlanda quando per la prima volta senti' parlare del Picco d'estrazione del Petrolio direttamente dal maggiore esperto mondiale in materia, il geologo petrolifero Colin Campbell. Dopo aver condiviso le informazioni con i suoi studenti, Rob lavorò insieme a loro per creare il piano di Decrescita energetica di Kinsale, che fu in seguito adottato come politica dal consiglio comunale. Fu la prima strategica comunità a pianificare un documento del genere. Processi simili di decrescita energetica pianificata sono ora in corso di attuazione in altre piccole e grandi città ( compreso Portland, in Oregon ed Oakland, in California) ed in almeno una nazione industrializzata (la Svezia).Quindi Rob decise di organizzare una conferenza sul Picco del Petrolio a Kinsale nel giugno del 2005 intitolata "Riforniamo di Carburante il Futuro" dove iolo incontrai per la prima volta. Dopo esser tornato in UK per completare il suo dottorato, Rob decise di portare il processo di preparazione al Picco del Petrolio fuori della sua classe iniziando la Città di Transizione Totnes ai primi del 2006. Questa iniziativa decollò come un missile, e cittadini di altre città di tutta l'Inghilterra rapidamente la copiarono.Perchè il fenomeno della Transizione è cosi' infettivo? Mentre ci sono tentativi in corso,in ben più di un centinaio di comunità in tutto il mondo di fronteggiare le incombenti implicazioni del Picco del Petrolio, c'è qualcosa di innegabilmente differente a proposito delle Città di Transizione - un senso di eccitazione ,possibilità, ed impegno. Forse il "rumore" emana in parte dal contaggioso ottimismo di Rob. Ma questo non è culto della personalità, dato che Hopkins è rapido a cedere il palcoscenico ad altri non appena è possibile ed ha progettato il processo di governo del movimento per esser e più "dal basso verso l'alto" che viceversa. Nella mia mente, la migliore spiegazione è che Rob è riuscito a creare una strategia replicabile per imbrigliare i talenti , le visioni e la buona volonta delle persone comuni.Ed ha fatto questo in un momento di straordinario bisogno.E' semplicemente innegabile che noi esseri umani abbiamo di fronte tempi duri. Non solo l'evidenza ci suggerisce che la produzione di petrolio mondiale ha già raggiunto il suo punto massimo ed ha iniziato il suo inevitabile declino, ma anche le previsioni di estrazione del gas naturale nel Mare del Nord, Nord America, e Russia sembrano peggiori che mai. Nel frattempo , nuovi studi sulle scorte globali di carbone suggeriscono un raggiungimento del picco delle estrazioni in meno di 15 anni, mentre la produzione di fosfati ( essenziali per l'agricoltura ) è già in ribasso, cosi' come la produzione di cereali per capita. Il clima globale è stato destabilizzato, con il Polo Nord in corso di scioglimento più rapidamente di qualsiasi più estremistica previsione scientifica , mentre molti paesi stanno già subendo scarsità di acqua potabile. E si potrebbe continuare: se il 20simo secolo è stato quello con la più impressionante crescita in quasi ogni parametro significativo ( crescita demografica, uso dell'energia, livelli di consumo per capita, etc.), il secolo attuale promette d'essere quello caratterizzato da un declino in quasi tutte le stesse categorie, assieme ad eventi metereologici catastrofici, e l'innalzamento delle coste. Al centro della transizione in cui le Iniziative per la Transizione sono impegnate c'è l'energia. Quasi tutta la crescita della popolazione e dei consumi - come anche del progresso tecnologico- che è avvenuta durante il 20esimo secolo può esser attribuito ad una mai raggiunta prima abbondanza di energia a buon mercato, la maggior parte da combustibili fossili, Carbone, petrolio e gas hanno reso possibile l'estrazione e trasformazione di altre risorse naturali ad un ritmo sempre più elevato, portando alla creazione di enormi ricchezze nel mezzo di sempre più ampie zone di distruzione di habitat, inquinamento e caos climatico. L'esaurimento dei combustibili fossili potrebbe essere visto come una buona cosa, dato i tremendi costi ambientali dovuto all'uso di questi combustibili. Ma la dipendenza delle nostre società da petrolio, gas e carbone costituisce un enorme vulnerabilità collettiva, dato che non esistono sostituti pronti a replicare pienamente i loro servigi. Cosi' mentre i combustibili fossili si avviano all'esaurimento, noi assisteremo ad un secolo di contrazione del livello dei consumi che potrebbe portare l'economia globale ad implodere, minando la possibilità di sopravvivenza delle future generazioni. A meno che noi ci allontaniamo da questi combustibili "iperattivi", il supporto del sistema sociale crollerà proprio come il sistema climatico globale viene spinto oltre il punto di non ritorno oltre il quale non ci sarà nulla che l'umanità possa fare per prevenire i peggiori eventi climatici compreso un rapido innalzamento dei mari e la devastazione delle colture. I temi dell'esaurimento delle risorse e del cambiamento climatico convergono e ci costringono ad una intenzionale, co-operativa transizione allontanandoci dai combustibili fossili, il fulcro della strategia per la sopravvivenza dell'umanità per il resto del 21esimo secolo.Nell'insieme , i governi nazionali sono lenti a capire e ad agire su questi imperativi, dato che ci sono troppi interessi coinvolti nel mantenimento dello status quo. Ma se i capi del governi sono cosi' sordi difronte all'enorme crisi che fronteggia l'umanità. Che può fare un cittadino preoccupato?La risposta è ovvia : agire localmente. Questo ha un senso specialmente nella situzione attuale, perchè la rilocalizzazione delle economie sarà uno degli inevitabili impatti della fine dei trasporti fondati sui combustibili a buon mercato.Siamo costretti a produrre le nostre necessità localmente ,comunque; perchè non fare delle nostre vicine comunità l'origine ed il punto focale della nostra intera strategia di transizione energetica?
Rob Hopkins ha raccolto tutto questo nella formula della Transizione fatta in modo che ogni comunità possa entusiasticamente usarla.
Usando i principi della permacultura , la psicologia del marketing sociale,inclusi processi come gli "open space",egli ha trovato un modo, per gente preoccupata dall'apocalisse ambientale,di mettere insieme i propri sforzi,facendo si' che le vivaci azioni collettive finiscano per essere più delle feste che delle marcie di protesta.
Questo libro è una guida a "come fare" per farlo succedere. E' come Rob stesso accessibile , chiaro ed in sintonia con il proprio tempo. Se la vostra citta non è ancora una Città in Transizione ,qui c'è la guida per arrivare ad organizzarne una. Se invece avete la fortuna di vivere in un posto che è già in transizione, non avrete bisogno delle mie raccomandazioni; avrete senz'altro già sentito parlare di questo libro attraverso la rete delle vostre conoscenze.In ogni caso tiratene fuori il meglio: Abbiamo poco tempo e molto da realizzare. E Rob Hopkins ci ha offerto alcuni preziosi strumenti per rendere i nostri compiti più semplici e godibili.
R.Heinberg
Post Carbon Institute
Santa Rosa, California

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