domenica 24 agosto 2008

documento parziale da: "The Transition Handbook"

ALCUNE CHIAVI INDICATIVE PER CAPIRE QUANTO SIAMO VICINI AL PICCO DI ESTRAZIONE DEL PETROLIO
Come possiamo fare per sapere se siamo al picco o molto vicini a raggiungerlo? Per prima cosa, c'è un modello osservabile che ci fornisce un indicazione.Molte nazioni produttrici di petrolio seguono lo stesso modello - il picco nelle scoperte di nuovi giacimenti tende ad avvenire 30-40 anni prima del picco della produzione.Chiaramente bisogna scoprire un giacimento prima di poterlo sfruttare produttivamente,e la tendenza è di sfruttare per primi i giacimenti più grandi e facilmente raggiungibili.Questo modello è stato già visto in Inghilterra, negli USA,Russia e molte altre nazioni produttrici di petrolio al momento in declino produttivo (vedi scheda).Dato che le scoperte di nuovi giacimenti hanno raggiunto il picco nel 1965,noi potremmo,se applichiamo lo stesso modello, immaginare che siamo arrivati ,o siamo molto vicini, al picco della produzione.Tutto questo fu osservato per primo dal geologo M.King Hubbert, che predisse già nel 1956 il raggiungimento del picco per gli USA nel 1970 (il picco nelle scoperte era stato raggiunto attorno al 1930) fu ridicolizzato,ma la predizione risultò corretta.(15)Un'altro indicatore è che fin dal 2005 la produzione mondiale di petrolio si è stabilizzata tra 84 e 86 milioni di barili al giorno (mbd) a dispetto di un alto prezzo pagato in termini di danni ambientali.(16)Mentre l'economia mondiale cerca disperatamente di aumentarne il consumo (L'Agenzia Internazionale dell' Energia ha predetto che la produzione mondiale raggiungerà i 120 mbd,un numero che pochi nell'industria prendono seriamente in considerazione),e il prezzo del greggio è passato dai 12$ a barile nel 1988 ad oltre 100$ al 1 Gennaio 2008.L'incapacità di tener testa all'incremento della domanda (vedere fig. 4 p. 29) è una forte indicazione che sono sempre più in gioco problemi geologici piuttosto che problemi politici od economici.(17)Le scoperte di nuovi giacimenti sono crollate a partire dal picco del 1965. Questa tendenza alla diminuzione delle scoperte è inoltre dovuta al fatto che sebbene si scoprano sempre nuovi giacimenti la loro grandezza media è in diminuzione. Nel 1940 la grandezza media dei giacimenti scoperti fino a 5 anni prima era di 1.5 miliardi di barili , nel 1960 era crollata a 300 milioni di barili , nel 2004 era soltanto di 45 milioni di barili, e continua a crollare.(18) Infatti durante l'Età del Petrolio sono stati trovati 47.500 giacimenti tuttavia i 40 giacimenti maggiori hanno fruttato il 75% di tutto il petrolio scoperto.(19) Come mostra la fig.2(pag.21) il crollo delle nuove scoperte è stato accompagnato da un incremento dei consumi. Il 1981 è stato l'anno nel quale questa divaricazione e partita, ed è andata aumentando stabilmente fin d'allora, fino ad arrivare al momento attuale nel quale consumiamo circa 4 barili contro 1 barile nuovo scoperto. In pubblico le multinazionali del petrolio parlano di grandi giacimenti e di un ricco futuro.B.P. dichara che "non c'è un problema di riserve".Exxon che" non c'è segno di picco".E la Aramco che "non esiste il problema delle riserve". Nel retroscena, tuttavia, tutte loro sono sempre più consapevoli della natura del problema. Nel Novembre 2006, si è tenuta una riunione a Colorado Spring detta "Hedberg Research Conference su: Lo stato delle riserve mondiali". La conferenza era esclusivamente ad inviti e riuni' insieme manager del industria del petrolio da tutto il mondo,oltre ad istituzioni come l'Agenzia Geologica di Rilevamento USA(USGS), l'Agenzia Internazionale dell'Energia e l'Amministrazione per l'Energia e l'Informazione. I media non erano ammessi, e le tesi presentate non erano scambiate. La manifestazione vide una franca e aperta discussione su temi quali :"la mia compagnia dice questo,ma i dati ci dicono quest'altro."L'intenzione della conferenza era di riconciliare l'enorme differenza nella stima della somma dei probabili giacimenti da scoprire, tra chi da una parte, come l'Agenzia Geologica di Rilevamento USA(USGS),sosteneva gli scenari più ottimistici, e dall'altra parte, i dati contrastanti portati dalle altre Agenzie. Le Multinazionali produssero i dati in loro possesso, i quali non sono mai stati resi pubblici,e tutti insieme cercarono di vedere se un modello chiaro emergesse. I risultati di questa riunione: " Ti mostrerò i miei dati se tu mi mostri i tuoi" furono impressionanti. L'Agenzia Geologica di Rilevamento USA aveva una previsione di 650 miliardi di barili ancora da scoprire, ma alla fine la conferenza raggiunse un accordo su una misura di 250 miliardi. Argomentò inoltre che i giacimenti di petrolio non convenzionale (Sabbie catramose,giacimenti in acque profonde etc.) non avrebbero prodotto mai più di 4 - 5 milioni di barili al giorno, e comunque a caro costo,una cifra molto al disotto di quella fornita dall'USGS. Questo tipo di riunione confidenziale dietro le scene fu anche strumentalizzata agli inizi della discussione sul cambiamento climatico , che avrebbe poi portato alla formazione del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (I.P.C.C.).Un ulteriore indicatore che ci suggerisce la vicinanza del picco è la natura delle nuove scoperte per le quali il mercato si eccita in questi giorni, le quali sono viste come quelle che appianeranno la situazione di deficit creato dalla produzione di petrolio convenzionale che inizia a diminuire. Una delle nuove riserve di petrolio "non convenzionale" che stà creando eccitazione è quella delle sabbie catramose in Alberta, Canada. Il problema delle sabbie catramose è che il petrolio e molto denso e viscoso più simile all'asfalto che al petrolio. Ci sono due modi per estrarlo. Il primo e di scavarlo con enormi escavatori, spostarlo con l'aiuto di camion grandi quanto una casa, e lavare le sabbie nell'equivalente di una enorme lavatrice. Circa il 20% è prodotto in questo modo. Il resto è estratto "in situ" pompando vapore ad alta pressione nel giacimendo e poi succhiandolo fuori.(22) Quello che viene fuori è petrolio di bassa gradazione il quale viene poi raffinato in prodotti petroliferi commercializzabili. Se le sabbie catramose dell Alberta sono il meglio che abbiamo a disposizione, allora siamo veramente messi male. In Alberta la stima dei giacimenti è di 175 miliardi di barili , che fanno del Canada uno dei 4 o 5 maggiori produttori mondiali di petrolio. Il petrolio contenuto nelle sabbie catramose è molto più costoso da prudurre rispetto ad altri giacimenti di petrolio, ma con il prezzo del greggio in aumento, questi giacimenti difficili da estrarre diventano sempre più finanziariamente convenienti. Le multinazionali del petrolio si stanno muovendo verso la zona, e Fort McMurray la principale citta della zona, stà diventando una città del boom.Clive Mather,CEO della Shell Canadese,descrive le operazioni della Shell nell'area come l'impresa più imponente che abbia visto fare dalla sua compagnia. Gente da tutto il mondo si stà spostando là per la "nuova corsa dell'oro".(23)L'estrazione del petrolio dal catrame sabbioso è qualcosa di molto simile al cercare di estrarre tutta la polvere di cacao da una torta al cioccolato. Greenpeace ha stimato che per il 2011 le emissioni di biossido di carbonio risultanti dalla lavorazione del catrame sabbioso saranno superiori ad 80 milioni di tonnellate di CO2 equivalente ,maggiore di quella attualmente emessa dall'intero parco macchine del Canada.(24) Lo sfruttamento dei giacimenti di catrame sabbioso richiederanno inoltre l'abbattimento di vaste aree di antica foresta boreale.Le 2 principali debolezze del processo di produzione sono : in che modo è prodotto il vapore che serve a separare il petrolio dalla sabbia, e da dove arriva l'acqua per fare tutto quel vapore.Si prende del gas naturale , prezioso e pulito (una risorsa anch'essa in diminuzione) (25) e lo si brucia per ottenere vapore per produrre "synfuel" un petrolio di bassissima qualità. Questa è follia. Non la "corsa all'oro". Infatti Matt Simmons un banchiere del settore investimenti nell'industria energetica una volta lo ha descritto cosi: "Amici , abbiamo solo trasformato oro in piombo" (26). Stiamo letteralmente grattando il fondo del barile, e piuttosto che negare l'evidenza del picco del petrolio - come quelli che dicono " guarda ce n'è ancora una montagna" propongono - tutto questo conferma la tesi del picco del petrolio: e cioè che abbiamo raggiunto il punto mediano dell'età del Petrolio e che l'era del petrolio a basso costo e chiusa per sempre.Un solo copertone per uno degli enormi camion costa più di 40.000£. L'estrazione di petrolio dai giacimenti di catrame sabbioso è conveniente solo se il prezzo del petrolio rimane ad alti livelli, ma dobbiamo anche chiederci quanto debba aumentare il prezzo del gas naturale prima che la produzione di petrolio dal catrame sabbioso torni ad essere sconveniente. L'altro fattore limitante in questo tipo di produzione assieme al basso prezzo del gas naturale,è l'acqua. E' stato stimato che ci vogliono dai 2 ai 4 barili di acqua per ogni barile di petrolio prodotto da catrame sabbioso. (27) La quantità di acqua che può essere estratta dal fiume Athabaska è finito, ed è uno dei maggiori fattori limitanti questo tipo di produzione. Malgrado l'estrazione di petrolio dal catrame sabbioso sia ,evidentemente, una pazzia ,grandi quantità di denaro vi si stanno riversando , e questo è dovuto, in parte, anche al fatto che è uno dei pochi posti al mondo rimasto aperto agli investimenti privati nel campo della produzione di petrolio.Potremmo a questo punto fare un analogia con un pub(bar). La perforazione convenzionale di un pozzo di greggio come accade in Arabia Saudita, è come essere seduti al banco mentre un gentile cameriere vi spilla il bicchiere direttamente dal barile in cantina. Il catrame sabbioso e qualcosa di simile al arrivare al bar e scoprire che tutta la birra è finita, ma voi siete cosi' disperatamente alla ricerca di una bevuta che cominciate a fantasticare sul fatto che nei 30 anni passati da quando il bar ha aperto al pubblico, l'equivalente di 5.000 litri di birra sono stati sparsi sui suoi tappeti, quindi voi progettate un processo attraverso il quale, bollendo i tappeti ,riuscirete ad estrarre la birra versata. Questa è la disperata, futile azione di un alcolizzato incapace di immaginare la propia vita senza l'oggetto della sua dipendenza, ed è percorribile solo perchè il prezzo del petrolio è alto e quello del gas naturale è più basso ( essendo l'alto prezzo del petrolio l'unico dei due sul quale possiamo fare affidamento).Un'altra storia recente ci fornisce un'indicazione sulla natura poco rassicurante delle ultime nuove scoperte. Fà riferimento a supposti nuovi enormi giacimenti scoperti nel Golfo del Messico nel 2006, "tra i 3 ed i 15 miliardi di barili" stando alle sovraeccitate notizie di stampa (28)

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